Torino, dalla Stamperia della Corte d' Appello, 1805. In-4° (26,5 cm x 20,5 cm). Pp. 1 carta bianca, 122, (1 di errata), 2 tavole, 1 carta bianca. Bella Legatura coeva in mezza pelle nocciola, autora e titolo dorati su tassello sul dorso. Tagli spruzzati azzurri. Le due grandi tavole (58 cm x 26 cm) finali più volte ripiegate: ""Tavole delle Coniugazioni Ebraiche. De' verbi Perfetti, Deficienti , e Quiescenti . Ottimo esemplare stampato su carta forte, fresco e genuino in eccellente stato di conservazione. Prima edizione, piuttosto rara, di questo fondamentale manuale, una delle pietre miliari della moderna orientalistica, di cui Amedeo Peyron, suo discepolo prediletto, curò una seconda edizione nel 1826. Il libro, in cui l' Autore, definito da Gioberti ""l' uomo più dotto d' Italia"", dimostra tutte le sue eminenti capicità nell' orientalisicta materia di cui nel 1800 fu insignito del titolo di professore ordinario nella cattedra appena creata proprio per lui, è suddiviso in dieci lezioni ed è importante perchè permette di apprezzare appieno i metodi di glottodidattica introdotti dal Caluso, a cominciare dalle maneggevoli tavole dei paradigmi relativi ai verbi e ai nomi. Per esempio, al fine di spiegare la presenza nel verbo ebraico, come d' altronde in quello di tutte le altre lingue semitiche, di diversi gradi morfologici e semantici (forma verbale di base, f. riflessiva, f. passiva, f. intensiva, f. causativa, ecc.), il Caluso, in modo assai efficace dal punto di vista didattico per degli allievi abituati a comporre in latino, propone un confronto con la serie dei verbi latini: ""canere - cantare - cantitare - cantilare - canturiare; pendere - pendere - pensare - pensitare - pensiculare; labare - labi -lapsare - labascere; candere - candescere - candidare; cedere - cessare; facere - facessere; poscere - postulare; urere - ustulare, e volvere - volutare"". Sennonchè, mentre in latino e nelle lingue che ne derivano questo fenomeno di differenziazione morfologica e del tutto fortuito e di natura espressiva, nelle lingue semitiche esso, per il verbo, è sistematico e paradigmatico. Bibliografia: Cfr. C. Calcaterra, Valperga di Caluso, Tommaso, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell' Enciclopedia Italiana, 1932; M. Contini, Tommaso Valperga di Caluso (1737-1815): un maestro da ricordare, in «Rivista di Storia dell'Università di Torino», 4, 2015; M. Contini, La felicità del savio. Ricerche su Tommaso Valperga di Caluso, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2011; P. Treves, Caluso di Valperga, Tommaso, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973.